ACIREALE Acireale è caratterizzata da notevoli edifici e monumenti barocchi essa sorge sull’orlo di una terrazza lavica che incombe ripida sulla costa orientale della Sicilia, tra estesi agrumeti; è anche centro commerciale con attività industriali e artigianali. Importante anche per la locale Stazione Termale. Le origini di questa città sono avvolte da un velo di mistero cui attinge il mito che narra la storia delicata e cruenta dell’amore del pastorello Aci e della ninfa Galatea. Akis fu fondata dai Greci diventando nelle epoche successive Jachium bizantina, Al-Yag Araba e quindi Aquilia. Nel XVII sec, data l’accresciuta importanza del centro il re Filippo III di Spagna le conferisce l’appellativo di “Reale”. Nel gennaio del 1693 fu distrutta dal violento terremoto che sconvolse tutta la Sicilia Orientale. Nel ‘700, con la ricostruzione, diventò fiorente grazie all’artigianato, all’agricoltura ed al commercio, attività praticate con profitto fino ai giorni nostri.
IL PIU' BEL CARNEVALE DI SICILIA Considerato "Il più bel Carnevale di Sicilia", il carnevale di Acireale è una delle manifestazioni più autentiche e coinvolgenti del folklore dell'isola Siciliana. Carri allegorici, gruppi in maschera, bande e carri infiorati sfilano lungo le vie del centro. Mostre e concerti sono collocati all'interno del medesimo circuito, interamente immersi nello splendore del barocco siciliano. I carri allegorici delle sfilate carnevalesche sono realizzati di cartapesta, un impasto che si prepara con materiali di recupero come vecchi giornali, acqua e colla.
LA TIMPA La riserva naturale orientata La Timpa è una riserva regionale della Sicilia, che ricade nel territorio del comune di Acireale (CT). L’estensione totale è divisa in Riserva (Zona A) e Preriserva (Zona B). La Timpa è un promontorio di circa 80 m di altezza a ridosso della costa di Acireale. È compreso nel comune di Acireale, lungo la costa che da Catania porta a Riposto. È caratterizzato da rocce di origine vulcanica gradinate e da diverse faglie dove cresce una fitta vegetazione. Il territorio è costituito da una striscia che corre parallela ed a ridosso della costa per circa 6 km, che va da Acque Grandi (nella frazione di Capomulini) sino ai piedi della frazione di Santa Maria degli Ammalati. Si tratta di un massiccio formato a gradinate e faglie, originato sin dal cratere centrale sembra emergere con le sue lave dal mare. È formato da sovrapposizioni di strati avvenute nelle varie epoche. Grazie alla particolare conformazione, che rende impervio l’accesso e la fruizione, il territorio della riserva si presenta conservato ed in larga parta assolutamente incontaminato, pur se inserita in un contesto particolarmente antropizzato, come la costa orientale a nord di Catania. Ai piedi del tratto centrale della riserva si trova il borgo marinaro di Santa Maria La Scala, che si può raggiungere anche con una scalinata che partendo da Acireale attraversa a zig-zag la parte centrale della Timpa chiamate in dialetto ”le chiazzette”. Per la particolarità, il promontorio fu nei secoli utilizzato come piazzaforte militare, soprattutto per scopi di difesa dalle incursioni piratesche.
ETNA L’Etna (Mungibeddu o semplicemente ‘a Muntagna in siciliano) è un vulcano attivo che si trova sulla costa orientale della Sicilia, tra Catania e Messina. È il vulcano attivo più alto del continente europeo e uno dei maggiori al mondo. Efesto in persona, dio del fuoco e della metallurgia e fabbro degli dei, si diceva avesse la sua fucina sotto l’Etna. Come tutti i vulcani l’Etna si è formato nel corso dei millenni con un processo di costruzione e distruzione iniziato intorno a 600.000 anni fa, nel Quaternario. Un antico collasso dell’edificio vulcanico generò l’immensa Valle del Bove. Il collasso del vulcano portò alla formazione del Mongibello, che è quello che forma il complesso ancor oggi in attività. L’Etna è un vulcano attivo, esso infatti appare sempre sovrastato da un pennacchio di fumo. A periodi abbastanza ravvicinati entra in eruzione In genere le eruzioni dell’Etna pur fortemente distruttive delle cose, non lo sono per le persone. L’eruzione più lunga a memoria storica è quella del luglio 1614. Il fenomeno durò ben dieci anni ed emise oltre un miliardo di metri cubi di lava. Correlata a questa eruzione è la formazione delle celebri grotte laviche, oggi visitabili, come la Grotta del Gelo e la Grotta dei Lamponi. Nel 1669 avvenne l’eruzione più conosciuta e distruttiva, che raggiunse e superò, dal lato occidentale, la città di Catania; Nel 1928, i primi di novembre, iniziò l’eruzione più distruttiva del XX secolo. Il 14 dicembre del 1991 ebbe inizio la più lunga eruzione del XX secolo (473 giorni). Il territorio del vulcano è tutto un mondo di ambienti differenti per morfologia e tipologia. Sul lato ovest predominano le “sciare”. Il versante nord è dominato dai boschi. Sull’Etna si trovano anche due stazioni sciistiche la cui particolarità è quella di poter sciare sulla neve potendo osservare il mare. L’Etna è anche meta ininterrotta delle visite di turisti interessati al vulcano e alle sue manifestazioni in virtù del fatto che è uno dei pochi vulcani attivi al mondo ad essere a portata di mano di chiunque avendo a supporto ogni tipo di mezzo di comunicazione per raggiungerlo.
TAORMINA La splendida Taormina in antichità Tauromenion col suo aspetto di borgo medievale, la sua antica anima greca, i colori e i profumi della vegetazione mediterranea, Taormina è uno dei luoghi da visitare più belli al mondo. E il clima della Sicilia la rende una meta ideale in ogni periodo dell’anno. Il teatro ellenistico di Taormina è immerso tra cipressi e piante di fichi d’india, con la cavea scavata nella roccia, trasformato in arena dai romani offre uno spettacolare panorama sul mare turchese fin sulle coste della Calabria, sulla città di Siracusa e sulla fumante vetta dell’Etna. Gli amanti della storia e dell'arte troveranno a Taormina il luogo ideale per saziare la propria passione.
ACI TREZZA Acitrezza, piccolo centro di pescatori, è famosa per i suoi magnifici faraglioni, otto gli scogli di pietra basaltica che, secondo quanto narra la leggenda, altro non sarebbero che i massi scagliati dal ciclope Polifemo contro Ulisse nell'episodio narrato da Omero nell'Odissea. A circa 400 metri dalla costa si trova l'Isola Lachea che alcuni hanno identificato con l'Isola delle Capre narrata sempre nelle avventure di Ulisse. Acitrezza è anche il luogo dove Giuseppe Verga ambiento' il suo romanzo I Malavoglia. Ottimo luogo per assaporare del buon pesce.